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Il Garante norvegese multa un'azienda per l'accesso nell'account email di un ex dipendente e per non averlo chiuso


giovedì 9 settembre 2021
di Dott. Alessandro Mammoli



Un cittadino norvegese, ex dipendente di una azienda, ha denunciato al Garante l'azienda presso cui aveva lavorato in precedenza dopo aver scoperto che l'ex datore di lavoro aveva modificato la password e continuato ad accedere all'account email ogni giorno per un periodo di 6 settimane dopo la fine del rapporto di lavoro. L'accesso del manager a questo account si è prolungato per un periodo di cinque mesi. L'azienda ha giustificato tale accesso e la mancata chiusura dell'account email aziendale dell'ex dipendente con la necessità per l'impresa di continuare a seguire i clienti e gestire le loro richieste anche dopo l'interruzione del rapporto di lavoro tra impresa e il dipendente denunciante.

Il Garante per la protezione dei dati norvegese ha rilevato l'assenza di una valida base giuridica a giustificare l'accesso all'account email secondo le modalità con cui questo è avvenuto e si è prolungato nel tempo. L'azienda cioè ha ottenuto l'accesso all'account del denunciante in violazione delle norme che regolano l'accesso agli account email dei dipendenti e ad altro materiale elettronico, nonchè in violazione delle previsioni del GDPR.

All'azienda viene anche contestato di non aver adempiuto all'obbligo,

  • di fornire le informazioni, derivante dall'art 13 del GDPR;
  • di cancellare i contenuti dell'account di posta, derivante dall'art 17 del GDPR;
  • al dovere di prendere in considerazione le obizioni sollevate dal denunciante, derivante dall'art 21 GDPR.

Infine il Garante ha sottolineato come l'azienda non avesse proceduto a stabilire precise procedure di accesso alla posta elettronica, la cui previsione invece "creerebbe consapevolezza e promuoverebbe il rispetto della normativa".

Alla luce di quanto rilevato quindi, l'authority norvegese ha imposto all'azienda di stabilire e implementare misure e procedure di controllo interno per l'accesso agli account di posta elettronica sia dei dipendenti che degli ex dipendenti, sanzionando l'accesso e le modalità di uso dell'account di posta del denunciante con un'ammenda di 15.000 euro.

Fonte: European Data Protection Board




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