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Stato vaccinale dei dipendenti: cartellino giallo del Garante alla Regione Sicilia


lunedì 2 agosto 2021
di GDPRlab.it



 

Il Garante per la Protezione dei dati personali ha adottato un provvedimento che è un vero e proprio "cartellino giallo" per la Regione Sicilia e altri soggetti come le aziende sanitarie provinciali, i medici competenti e i datori di lavoro. Il provvedimento infatti mette in guardia la Regione Sicilia e gli altri soggetti coinvolti sul fatto che l'attuazione dell'ordinanza regionale 75 del Luglio 2021, senza correttivi, prefigura violazione del GDPR: l'ordinanza infatti prefigura il trattamento di dati personali relativi allo stato vaccinale dei dipendenti degli enti pubblici e regionali, prevedendo perfino limitazioni di alcuni diritti e libertà individuali che possono essere introdotte solo da norma nazionale di rango primario. La previsione principale della norma regionale contestata è quella per cui i dipendenti che lavorano a stretto contatto con il pubblico siano "formalmente invitati" a vaccinarsi altrimenti, in assenza di vaccinazione, saranno trasferiti o assegnati a diversa mansione.

L'eventualità di assegnare a diversa mansione il personale a seconda dello stato vaccinale non è prevista dalla legge nazionale e finisce ad introdurre di fatto un requisito vincolante su base regionale per svolgere determinate mansioni: questo costituisce nei fatti una disparità di trattamento rispetto ai dipendenti che svolgono le stesse mansioni in altre zone del territorio nazionale. Tra l'altro, sottolinea il Garante, l'ordinanza prevede trattamenti generalizzati relativi allo stato vaccinale dei dipendenti da parte del medico competente anch'essi in conflitto e non conformi con il GDPR e le previsioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro: si prefigura la violazione delle norme nazionali che vietano ai datori di lavoro di trattare informazioni relative alla salute e alla vita privata dei dipendenti.

Data la gravità delle violazioni riscontrate il Garante ha deiso di intervenire quindi per tutelare i diritti e le libertà degli interessati, agendo in anticipo per prevenire gli effetti di tali violazioni: dalla volontà di tutelare gli interessati è conseguito il provvedimento di avviso alla Regione.

Il provvedimento adottato è stato comunicato anche al Presidente del consiglio dei ministri e alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e suona fortemente come deterrente verso altre Regioni e Province, qualora decidessero di intraprendere strade simili a quelle della Regione Sicilia.




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