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Una giornata da Homo Googlis - perché comunque lo siamo un po’ tutti


mercoledì 10 febbraio 2021
Avv. Gianni Dell’Aiuto





E' disponibile in Libreria e per l'acquisto online il nuovo libro dell'Avv. Gianni Dell'Aiuto, Membro del Comitato Scientifico di AIP: vedi al link Homo Googlis - collana Theoretikà, Edizoni Efesto 2020

Se volessimo ripercorrere la storia umana potremmo sicuramente notare come, ad un certo punto, l'evoluzione della specie non sia passata più solo attraverso mutazioni fisiche, quanto di capacità intellettuali. Se le prime abilità umane fondamentali erano la capacità di cacciare, produrre ripari e oggetti, di resistere alle malattie, l'uomo moderno che è l'homo sapiens si contraddistingue per l'uso delle capacità intellettuali. E' alla fine di questa semplificata linea dell'evoluzione umana che Gianni Dell'Aiuto inserisce quello che, con un pò di amara ironia, definisce l'Homo Googlis (Edizioni Efesto, 2020), l'uomo in ininterrotto collegamento virtuale col mondo e con gli altri simili della sua specie. E' l'uomo che parla, ama, paga, compra, gioca, si allena, lavora, legge on line: "always connected", 24 h su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni l'anno.

L'Homo Googlis trova molto comodo avere sempre tutto a portata di mano, ama molto il just-in-time, odia perdere tempo e cerca di essere costantemente protagonista nel piccolo palco internettiano che si è creato, tra social e chat. Compra dispositivi, scarica app e sottoscrive abbonamenti che "velocizzano, semplificano e pubblicizzano" ogni momento della sua vita. Crea cioè un mondo virtuale i cui confini col reale sfumano, del quale si convince di essere il centro... senza avere troppa consapevolezza invece del fatto che non è lui ad esserne al centro, ma i dati, che vivono ormai "di vita propria" indipendentemente e oltre l'Homo Googlis. Questa selva di dispositivi, assistenti, app, servizi, sensori, algoritmi, intelligenze artificiali "serve" all'Homo Googlis nella misura in cui l'Homo Googlis serve loro, dandogli in pasto un flusso ininterrotto di dati analizzando il quale l'Homo Googlis viene profilato, standardizzato, raggruppato, tipizzato...e infine influenzato nelle scelte e nelle preferenze. Per tutto il libro aleggia quindi un dubbio intorno all'Homo Googlis, esibizionista passivo rinchiuso nella sua casa smart, ma virtualmente iperconnesso e aperto al mondo: questa è l'evoluzione o l'involuzione della specie umana? - Alessandro Papini, Presidente Accademia Italiana Privacy  


Una giornata da Homo Googlis - perché comunque lo siamo un po’ tutti
Come si svolge la giornata di Antonio? Il nostro Homo Googlis forse non troppo stereotipo? 

Suona la sveglia e Antonio prende in mano il suo smartphone o iPhone ultimo modello per fermare la suoneria. Prima di poggiare l’oggetto sul comodino controlla rapidamente le notifiche sui social e, ad alcune, risponde immediatamente. In bagno, la doccia e la barba sono accompagnate da musica ascoltata direttamente su YouTube e la colazione si svolge ascoltando le ultime notizie su una web radio e guardando i gol dell’ultima giornata dal tablet.

Inizia il lavoro, in smart working. Quattro ore interrotte da due pause per un caffè e dieci minuti di stretching seguendo le istruzioni dell’ultima app scaricata. Prima di pranzo Antonio paga tramite home banking alcune bollette: lo ha informato una mail e le ha scaricate dal sito del fornitore. Senza uscire dal sito della banca paga anche l’affitto.

Pausa pranzo. Arriva il rider che consegna il sushi ordinato sulla app del ristorante e, prima di riprendere il lavoro, è possibile leggere le ultime notizie sul sito dei giornali nazionali e locali. La morte di un personaggio famoso è l’occasione per cercare la sua biografia su Wikipedia. 

Pausa pomeridiana: Antonio la usa per mandare al proprio medico la richiesta di un medicinale che sta per finire e la prescrizione arriva online in tempo reale. Dovendosi far consegnare il medicinale, Antonio decide anche di farsi consegnare la spesa e, sul sito del supermercato, ordina tutto ciò di cui ha bisogno. Navigando sulla pubblicità che arriva e sui link sponsorizzati Antonio acquista anche un outfit per il workout che arriverà il giorno dopo. Trova anche il tempo di iscriversi ad un nuovo canale di lezioni di cucina.

Terminata la giornata è il momento della lezione di spagnolo su un sito specializzato e subito dopo è possibile seguire la lezione di zumba e quella di pilates.
Mentre la cena è sul fuoco si parla con gli amici su WhatsApp, si guardano alcuni video su TikTok ed è possibile anche seguire alcuni profili su Instagram.  Dopo la cena una serie su Netflix e qualche video di tendenza su canali e blog. Prima di andare a letto una app di meditazione aiuta a trovare la giusta concentrazione.

Quella descritta è una giornata abbastanza tranquilla, di un uomo all’apparenza normale che vive l’era di internet e della rivoluzione digitale come ci si aspetta che faccia. E Antonio non frequenta i siti di incontri e non naviga su quelli di pornografia. Durante una giornata qualsiasi, tolto il tempo per attività fisiologiche e dormire, l’Homo Googlis ha la possibilità di fare tutto online, vivendo connesso h 24 sette giorni su sette. Il fatto che qualcuno influenzi la sua esistenza profilando ogni suo comportamento, iniziando dai click con cui si sposta sulle pagine web ed i like sui social, ormai scivola addosso al nostro eroe digitale.

E’ un mondo di Homini Googlis.




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