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ChatGPT riapre in Italia: ha adempiuto alle imposizioni del Garante Privacy


martedì 2 maggio 2023
ChatGPT torna disponibile in Italia. L'azienda OpenaAI, che gestisce l'AI, ha adempiuto alle prescrizioni del Garante in fatto di trattamento dati personali



 

 

ChatGPT torna disponibile in Italia

OpenAI, la società di base statunitense che gestisce ChatGPT, ha consegnato al Garante italiano per la protezione dei dati personali l'elenco delle misure adottate a protezione dei dati personali. Nella nota OpenAI illustra cioè tutti i provvedimenti presi per adempiere alle prescrizioni del Garante Privacy, dopo lo stop imposto dalla nostra authority nazionale. Contestualmente OpenAI ha reso di nuovo ChatGPT raggiungibile dall'Italia.

Per approfondire > Il Garante Privacy impone lo stop a ChatGPT

Molte le modifiche e le misure adottate (a partire dalle informative) anche se la partita non è ancora chiusa. Il problema della verifica dell'età degli utenti che accedono a ChatGPT e il trattamento dati degli utenti minorenni restano problemi irrisolti.

 

Le misure implementate da OpenAI: le informative

Il Garante ha reso pubblico un comunicato stampa nel quale elenca le misure implementate da OpenAI a seguito del suo provvedimento dell'11 Aprile 2023. Tra le prime misure la pubblicazzione sul proprio sito web di una informativa rivolta sia agli utenti che ai non utenti, europei e di altre parti del mondo, per illustrare il trattamento dati messo in atto da ChatGPT. In particolare questa informativa spiega come sono trattati i dati personali e con quali modalità per addestrare gli algoritmi. Ma ricorda anche che chiunque ha diritto ad opporsi a tale trattamento.

Non solo: OpenAi ha ampliato l'informativa sul trattamento dei dati riservata agli utenti del servizio e l'ha resa più facilmente raggungibile. Oggi compare direttamente nel form di registrazione che l'utente visualizza al momento di registrarsi al servizio. Importante è il fatto che viene offerto a tutte le persone che vivono in Europa, indipendentemente da che usufruiscano o meno del servizio, di opporsi al trattamento dei loro dati personali per l'addestramento dell'intelligenza artificiale.

Una schermata di benvenuto, prevista alla riattivazione in Italia, rimanda alla nuova informativa privacy e alle modalità del trattamento dati per il training dell'AI.

 

Trattamento dati per l'Addestramento dell'AI: quali novità?

Andiamo in dettaglio. L'informativa per gli utenti specifica che la piattaforma continuerà a trattare:

  • sulla base del contratto, alcuni dati personali per garantire il corretto funzionamento del servizio;
  • sulla base del legittimo interesse i dati personali ai fini dell'addestramento dell'intelligenza artificiale, salvo esplicito esercizio del diritto di opposizione da parte dell'utente.

OpenAi ha infatti previsto un modulo che consente a tutti gli utenti europei di opporsi al trattamento dei propri dati personali. L'opposizione comporterà l'esclusione delle conversazioni e della cronologia dal traning degli algoritmi.

 

Trattamento dei dati dei minori e verifica dell'età

Nella schermata di benvenuto riservata agli utenti italiani già registrati al servizio, c'è un pulsante tramite il quale gli utenti dovranno dichiarare la maggiore età oppure dichiarare di avere più di 13 anni e disporre del consenso dei genitori per l'uso del servizio.

 

 

La dichiarazione dell'età è prevista ora anche in fase di registrazione al servizio. C'è infatti un nuovo campo che richiede la data di nascita. OpenAi ha previsto il blocco dell'iscrizione per chi ha meno di 13 anni, mentre gli utenti ultratredicenni minorenni dovranno confermare di avere il consenso dei genitori.

 

Il Garante prosegue l'istruttoria su ChatGpt

Il Garante, si legge nella nota,

"esprime soddisfazione per le misure intraprese e auspica che OpenAI, nelle prossime settimane, ottemperi alle ulteriori richieste impartitele con lo stesso provvedimento dell’11 aprile con particolare riferimento all’implementazione di un sistema di verifica dell’età e alla pianificazione e realizzazione di una campagna di comunicazione finalizzata a informare tutti gli italiani di quanto accaduto e della possibilità di opporsi all’utilizzo dei propri dati personali ai fini dell’addestramento degli algoritmi."

Dall'altra ha fatto sapere che proseguirà l'attività istruttoria già avviata nei confronti di OpenAi, con particolare attenzione a ChatGpt. Istruttoria i cui risultati saranno patrimonio comune dell'apposita task istituita in seno al Comitato che riunisce tutti i Garanti per la protezione dei dati personali europei.

Per saperne di più > ChatGPT: il Garante italiano non è più solo




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