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Il Garante tedesco blocca Facebook: non potrà usare i dati di Whatsapp per tre mesi. La vicenda arriva nelle mani del Garante europeo


giovedì 20 maggio 2021
di s-mart.biz



 

Il Garante tedesco è stato chiaro ed estremamente rigido: l'ordinanza emessa qualche giorno fa impone a Facebook Ireland lo stop all'uso dei dati raccolti dalla sua controllata Whatsapp. Motivazione? L'Autorità di Amburgo ravvede, nell'uso da parte di Facebook dei dati personali raccolti da Whatsapp , di "scopi privati": manca cioè quello che può essere definito come un interesse legittimo a trattare tali dati. 

"La decisione - spiega il Garante tedesco - ha lo scopo di salvaguardare i diritti e le libertà di quei milioni di utenti tedeschi che hanno rifiutato di approvare i nuovi termini di utilizzo".

Lo stop di 3 mesi si deve anche al fatto che il Garante tedesco si rivolgerà al Garante Europeo (EDPS) allo scopo di estendere il blocco a questo trattamento in tutti i 27 stati UE. La procedura d'urgenza durerà appunto 3 mesi. Il Garante tedesco ha fatto anche sapere di aver inviato una richiesta "per indagare sulle attuali pratiche di data sharing" alla Commissione per la Protezione dei Dati irlandese, ma questa non è stata presa in considerazione (e così rinfocolano le polemiche sul Garante irlandese, colpevole secondo alcuni di eccessivo lassismo verso le Big Tech). 

L'ordinanza del Garante segue la decisione, preannunciata da Whatsapp, di una progressiva restrizione delle funzioni degli account Whatsapp di quegli utenti che hanno rifiutato di rinunciare al controllo dei propri dati decidendo di non condividerli con Facebook a partire dal 15 maggio 2021. La decisione iniziale per coloro che non avranno accettato la nuova policy di Whastsapp era quella di cancellare tali account, ma con l'aggiornamento della policy della scorsa settimana è stato fatto un passo indietro, introducendo la "sanzione" delle funzioni ridotte.  

Whatsapp, da parte sua, ha già fatto sapere che il blocco non comporterà alcuna modifica ai piani: le modifiche alla privacy degli utenti sono confermate e la società conferma che gli utenti dovranno scegliere se utilizzare account con funzionalità limitate o condividere i propri dati con Facebook per usare account a pieno regime. Le parole sono piuttosto dure: "visto che le affermazioni dell'Authority di Ambrugo sono sbagliate, l'ordine (di non trattare i dati n.d.r) non avrà alcun impatto sul roll out dell'aggiornamento" ha dichiarato alla Reuters un portavoce di Whatsapp. 

Gli aggiornamenti alla policy di Whatsapp: dove sta il problema?
Il Garante Tedesco, in una nota alla stampa, ha sollevato una serie di dubbi rispetto ai cambiamenti che avverranno nella policy di Whtasapp: cambiamenti che ampliano non poco il poteere di elaborazione dei dati dell'azienda in merito a: 

  • il trasferimento dei dati di comunicazione degli utenti ad aziende di terze parti con esplicit riferimenti a facebook;
  • il nuovo obiettivo di "garantire l'integrità dei servizi e la verifica interaziendale dell'account" al fine di determinare un uso appropriato del servizio;
  • l'uso dei dati per connettersi ai prodotti delle aziende di Facebook;
  • l'elaborazione delle informazioni sulla posizione. 

Insomma il Garante tedesco si schiera dalla parte di chi, da qualche mese, denuncia la scarsa chiarezza, confusione e contraddittorietà della nuova policy Whatsapp. Non solo: il Garante ha anche scoperto come alcuni dei dati degli utenti Whatsapp (compreso numero di telefono e identificativo del dispositivo) sono già condivisi con Facebook per "la sicurezza della rete e per impedire l'invio di spam). Ora non resta che attendere la decisione del Garante Europeo. 




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