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venerdì 23 novembre 2018
di s-mart.biz
L’Agenzia delle Entrate è stata messa “in guardia” dal Garante per la Privacy riguardo la prossima entrata in vigore della fatturazione elettronica prevista per l’inizio del 2019, poiché questa presenta delle lacune importanti rispetto ai dettami del Regolamento Europeo per il trattamento dei dati personali (GDPR 679/2016). Per questo motivo è stata effettuata una “richiesta” ufficiale da parte dell’Autorità di Controllo rispetto alla messa in norma del trattamento dei dati che verranno effettuati, attraverso il Provvedimento sull'obbligo di fatturazione elettronica - 15 novembre 2018 [n. 9059949]. Al seguito di reclami e rimostranze, è stato utilizzato il potere di “avvertimento” e quello correttivo che il Garante ha fatto valere ufficialmente per la prima volta.
Le cause sono molteplici, andiamo ad analizzarne le criticità:
In conclusione sarebbe stato meglio un raffronto e una collaborazione iniziale tra il Garante Privacy e l’Agenzia dell’entrate, così da porre una base armonizzata all’attuale Regolamento GDPR.
Adesso la parola passa al Agenzia delle Entrate dopo il richiamo ufficiale inoltrato, tra l’altro, anche al Consiglio dei ministri: dovremmo quindi aspettare per capire quali potranno essere gli sviluppi futuri. La risposta per fortuna è attesa in breve tempo.
Resta comunque importante fare una distinzione tra i possibili emendamenti inerenti la fatturazione elettronica e il provvedimento dell’Authority: i primi potranno essere presi solo esclusivamente dal legislatore, mentre il secondo ha aperto ad un semplice “chiarimento” tra i 2. Tra gli addetti ai lavori si è parla di proroghe o rimodulazione, ma sono idee in “embrione” la risposta ufficiale è ancora attesa. Intanto per adesso, a Gennaio 2019 La nuova era delle E-fatture è ormai imminente.
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