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Chi ha paura del GDPR


mercoledì 25 luglio 2018
Considerazioni sul GDPR del nostro Presidente Alessandro Papini




Dopo due mesi dal termine ultimo per l'adeguamento la situazione in Italia è questa: il 9% delle aziende si sono adeguate al nuovo Regolameto Europeo. Un dato non confortante se, oltretutto, si pensa che tra questo 9% una buona percentuale ha visto l'adeguamento come una delle tante gabelle che lo Stato ci infligge: niente di più sbagliato!

La rivoluzione è appena iniziata, il nuovo Regolamento europeo sulla privacy serve principalmente a creare la cultura della protezione del dato altrui, ci insegna a dare valore a quello che genera il nostro business, ovvero tutti i dati che gli interessati ci hanno prestato. Pensateci bene: immaginatevi l'ambulatorio del vostro medico; quante volte la segretaria vi ha lasciato alla sua postazione liberi di vedere le ricette di altri o le videate sul monitor acceso? In quei momenti potete facilmente venire a conoscenza delle condizioni di salute di persone terze....tutti dati assolutamente sensibili!

Pensate che la segretaria vi avrebbe lasciato padroni della scrivania se accanto alla tastiera avesse avuto 5000 euro in contanti? Eppure quei soldi sarebbero stati
guadagnati grazie a quei dati lasciati in bella vista e questo ci chiarisce una volta per tutte un concetto semplice ma terribilmente vero: in Italia il valore che diamo
ai dati è pari allo zero.

Per questo ci voleva un Regolamento che ci permettesse di alimentare la cultura della protezione del dato, che ci allineasse agli altri stati membri dove il privacy impact assessment non viene visto come burocrazia ma come reputability aziendale e viene richiesto dalle aziende alle aziende prima ancora di firmare contratti di business. Sapere a chi diamo i nostri dati, come verranno protetti e minimizzati rappresenterà la svolta per le aziende del nostro paese , sarà un occasione unica per dimostrare la nostra affidabilità e la nostra sicurezza.

Allora e solo allora creeremo un effetto domino che coinvolgerà tutti e al quale nessuno potrà sottrarsi

Allora e solo allora potremmo esigere che, in caso di migrazione di contratto telefonico  la vecchia compagnia ceda i dati alla nuova (portabilità del dato) e smetta di trattarli per qualsiasi motivo. Allora e solo allora potremmo indignarci come fanno i nostri cugini d'oltralpe al ricevimento della telefonata del call center di turno che ci proporrà un nuovo contratto telefonico.

"Un uomo solo che guarda il muro è un uomo solo che guarda il muro. Ma due uomini che guardano il muro è il principio di un'evasione".

A questo punto vi domanderete: è l'altro 91% delle aziende italiane? Tranquilli, alla prima sanzione ci sarà la corsa a mettersi in regola in puro stile italiano; è soltanto questione di tempo.

Buone vacanze a tutti,

Alessandro Papini
Presidente Accademia Italiana della Privacy




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