GUARDA QUIhttps://www.accademiaitalianaprivacy.it/assets/images/immagineFB.jpg

Dettaglio news
Irlanda: raddoppiate le segnalazioni di Data Breach dopo l'entrata in vigore del GDPR


mercoledì 29 maggio 2019
di s-mart.biz



L'Irish Data Protection Commission (DPC) ha pubblicato due giorni fa il numero ufficiale di denunce e data breach segnalate all'Autorità per la Protezione dei Dati da quando è entrato in vigore il GDPR. Se prima dell'entrata in vigore del GDPR il numero medio di denunce riguardanti data breach si attestava, per ogni membro dell'UE, attorno a 3.168, l'organismo irlandese di controllo dei dati conferma di aver quasi raddoppiato il numero di notifiche ricevute: 5818.

La Commissione irlandese per la protezione dei dati ha anche pubblicato il numero di reclami presentati lo scorso anno e il numero di indagini aperte:

  • sono state ricevute 6.624 denunce;
  • sono state aperte 54 indagini, 35 delle quali hanno carattere meramente nazionale, mentre 19 hanno carattere trasnazionale poichè riguardano compagnie tecnologiche multinazionali e la loro compliance al GDPR;
  • 1.206 sono le notifiche di Data Protection Officer ricevute;

Soddisfatta Helen Dixon, commissario irlandese per la protezione dei dati, la quale ha spiegato che "il GDPR è una nuova, solida, piattaforma dalla quale tutti dobbiamo pretendere, ma anche promuovere standard più elevati di protezione dei dati sensibili e personali".

Nuove indagini
Proprio la settimana scorsa, la DPC ha annunciato di aver avviato una nuova indagine su Google, atta a verificare se l'elaborazione dei dati personali raccolti dalla società nell'ambito dell'advertising online stia o meno violando le disposizioni del GDPR.

Uno sguardo più ampio
Le nuove statistiche sul GDPR, pubblicate dalla Commissione Europea indicano che sono ben 144.376 i reclami presentati presso le autorità di protezione dei dati in Europa negli ultimi 12 mesi, mentre sono state 89.271 le notifiche di data breach registrate nello stesso arco di tempo.

Dall'entrata in vigore del GDPR, i controllori europei hanno inflitto multe fino al 4% del fatturato annuale di ciascuna società condannata: Google ha sborsato oltre 50 milioni di Euro per il mancato consenso sulla pubblicità, mentre in Francia ammonta a 220.000 euro la multa inflittta ad una società di intermediazione dei dati colpevole di non aver informato i cittadini dell'elaborazione dei loro dati personali ad opera della società in questione.

Le sanzioni
Stando al report DLA Piper, azienda multinazionale di servizi legali, sono già 91 le sanzioni emesse a partire da Febbraio 2019 in tutta l'Unione, con la specifica che non tutte sono conseguenti a violazioni di dati personali. Qualche esempio:

  • Gennaio 2019: sanzione di 80.000 euro per la pubblicazione di dati sanitari nel web;
  • Marzo 2019: una azienda, il cui nome non è stato rivelato, si è vista comminare una multa di oltre 20.000 euro per non avere garantito l'hash delle password dei dipendenti, risultando poi in un disastroso databreach.




CONDIVIDI QUESTA PAGINA!